Fra quelli ancora in uso è
uno dei simboli più antichi: è stata ritrovato in Mesopotamia e
in India, in resti archeologici del III millennio a.C.. Ne esistono
molte interpretazioni grafiche, e non è possibile dire quale sia
quella "originaria", anche se in tutte si ha l'associazione
di un asse verticale e di due sequenze curvilinee che si avvolgono
intorno all'asse
1- La parola italiana, "cadùceo",
rimanda al latino "caduceus", che a sua volta riprende
con leggera deformazione fonetica il greco "kary'kaion",
aggettivo di "karix" (o keerix)=araldo, che indica quindi
il bastone o scettro di Ermete nella sua veste di araldo o messaggero
degli Dei. Il termine fa parte del lessico intellettuale europeo,
e si presenta identico, fatta eccezione per i normali adattamenti
grafici e fonetici. nelle varie lingue (fr. caducée, ingl.
caduceus, sp. cadùceo: ma in tedesco troviamo la forma "tradottta"
"Heroldstab", alla lettera "bastone dell'araldo")
2- Come emblema di Hermes,
il caduceo era originamente una bacchetta con nastri bianchi, insegna
appunto degli araldi. La trasformazione dei nastri in serpenti rimanda
al simbolismo del serpente come simbolo del tempo, e alla funzione
di Ermete come psicopompo, mediatore tra il mondo della vita
e quello della morte: i due serpenti alludono alle due direzioni
(ascendente/discendente, dalla vita alla morte e viceversa) alle
due polaritˆ vitali (buono cattivo, maschio femmmina, giorno notte),
e a molteplici analoghi significati mistici, alchemici, filosofici.
La parte centrale, la bacchetta araldica, viene identificata anche
con l'erma, una colonna di tipo fallico, riferita ad Ermete come
emblema di feconditˆ; oppure, in certe tradizioni, con l'axis mundi,
il pilastro intorno a cui si arrotola e si srotola tutta la "manifestazione".
3- Nel mito greco la storia
di Tiresia rimanda ad una "origine" del caduceo (è in
realtˆ un "mythos" filosofico e mistico che vuole attribuire
significati particolari al nostro simbolo). Tiresia, indovino e
mago, incontra nel bosco due serpenti allacciati nell'atto d'amore;
li batte con la sua bacchetta (e in quell'atto si costituisce il
caduceo), e si trasforma in femmina, subendo per dieci anni questa
sorte; dopo dieci anni incontra di nuovo i due serpenti, di nuovo
li colpisce, e riprende la sua condizione originaria.
4- Il serpente alato è presente
in molte diverse tradizioni: quella cinese (drago alato) e quella
sudamerica (Quezalcoatl, il "serpente piumato"), e in
ogni caso rappresenta l'unione ("matrimonio mistico")
tra cielo e terra, ctonio essendo il serpente e supero l'uccello
simboleggiato dalle ali o dalle piume
5- Attualmente il caduceo è
lemblema universale della scienza medica: questa associazione
rimanda alla figura di Ermete /Thoth, Ermete Trismegisto, detentore
di ogni conoscenza utile e padrone dei sentieri della vita e della
morte. I due serpenti sono stati cos“ interpretati come immagini
di lotta e di equilibrio, di energia vitale che si articola
intorno al nucleo solido della materialitˆ (la bacchetta. Non è
mancato chi ha visto nel simbolo una anticipazione (o il mantenimento
di un'arcana conoscenza) del motivo della doppia elica del DNA.