EDGAR LEE MASTERS - Trainor il farmacista

Una delle “epigrafi” del cimitero di Spoon River,  raccolta poetica principe di Edgar Lee Masters, pubblicata nel 1915, e da allora ininterrottamente apprezzata e frequentata.
Come è noto protagonisti del libro sono i morti del cimiterino di Spoon River, una cittadina americana di provincia, microcosmo in cui si svolgono vicende di invidia e di passioni, e dove si riflettono i grandi temi della cultura occidentale (l’amore, la guerra, la cultura, lo scontro tra i sessi). Ciascuno dei morti racconta la sua vicenda vitale e rivela così il pungolo che l’ha angustiato durante l’esistenza, o l’errore su cui si è basata la sua vita.
Trainor il farmacista ( the druggist nel testo originale) ha avuto paura delle difficoltà della vita (e soprattutto della misteriosità dell’amore), rifugiandosi nel più controllabile mondo dei suoi preparati: ma beffardamente la sua morte fisica è avvenuta in seguito ad un “esperimento sbagliato”, ed ora egli rimpiange di essersi arreso ad una scienza materiale che oltre ad essere arida non lo ha nemmeno “salvato”.
Accanto al testo originale la versione del 1943 di Fernanda Pivano, ormai un classico . E la libera elaborazione di Fabrizio de André (che trasforma il farmacista in chimico tout court ), parte della grande cantata Non al denaro non all’amore né al cielo (1971).

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